venerdì 31 luglio 2009

Raphèl maì amècche zabì almi

I libretti d'istruzioni non soltanto sono scritti in un linguaggio incomprensibile (la vulgata vuole che ciascuna casa costruttrice abbia un apposito ufficio a cui è delegato il compito di rendere inintelleggibili le istruzioni fornite...), ma a volte danno informazioni palesemente false. Il problema è che l'utente lo scopre solo vivendo.
Il manuale della mia KA, per esempio, spiega per filo e per segno di NON collegare il polo negativo della batteria esaurita con l'omologo della batteria funzionante, ma di limitarsi ad accoppiare i poli positivi. Bene, arriva il meccanico (già peraltro anticipato da mio suocero) e dice: è un problema di batteria. Bisogna collegare tra loro i poli positivi e i negativi. Attacca i cavi e la macchina si mette in moto.
Per il resto, aria di ultimo giorno di scuola in magazzeno, prima delle vacanze d'agosto. Deve essere stata la particolare atmosfera a distrarre i miei colleghi. Nessuno si è accorto infatti che calzavo due scarpe di colori diversi: marrone la sinistra, blu la destra. L'ho fatto in segno di autocitazione del mio secondo viaggio in Grecia, diciannove anni fa.

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