Continua il mistero del cucchiaino di plastica. I miei lettori più affezionati ben sanno che sono uso fermarmi all'area di servizio di Marengo quando vado a Diano e al ritorno: Marengo Nord, nel primo caso, Marengo Sud, nel secondo. Potrei fare un discreto elenco di differenze tra i due punti di ristoro, ma mi limito qui al caffè. A Marengo Nord servono il Lavazza (che io prediligo), mentre a Marengo Sud servono l'Illy. Fin qui si tratta di gusti, dunque non est disputandum. Non posso neppure polemizzare sul prezzo, dato che in entrambi i casi è fissato a 95 centesimi (anche se non capisco il motivo del sovrapprezzo... dove altro si pagano 95 centesimi per un caffè?!?). Ma sul cucchiaino c'è qualcosa che non va. All'andata, infatti, presentano il normale cucchiaino di metallo d'ordinanza. Al ritorno, invece, (horribile visu), porgono un deprimente cucchiaino di plastica. La prima volta ho provato stupore. La seconda ho chiesto se non ne avessero uno normale e la barista me l'ha dato, senza fare commenti. Oggi mi sono limitato a chiedere il motivo di questa scelta. Risposta: non ce ne sono più... E io: perchè, li rubano?? Sì, ha detto la barista.
Invece di dedicare due pagine alla frattura della mano del papa (contro il quarto di pagina del Pais) i giornali nazionali farebbero bene a indagare sul misterioso caso dei cucchiaini di metallo rubati all'area di servizio di Marengo Sud. Rischia di essere il giallo dell'estate.
Intanto la prossima volta me lo porto da casa.
Invece di dedicare due pagine alla frattura della mano del papa (contro il quarto di pagina del Pais) i giornali nazionali farebbero bene a indagare sul misterioso caso dei cucchiaini di metallo rubati all'area di servizio di Marengo Sud. Rischia di essere il giallo dell'estate.
Intanto la prossima volta me lo porto da casa.
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