In un paio di settimane (almeno) tre notizie relative a religiosi pizzicati a commettere gravi infrazioni al codice della strada. Prima il prete che, trovato alla guida pur con un tasso alcolico superiore al consentito, si è difeso sostenendo di aver bevuto per tre volte il vino eucaristico in altrettante messe; poi il vecchio curato bloccato dalle forze dell'ordine dopo un lungo inseguimento mentre percorreva contromano una strada di collina: doveva andare a dire messa, è stata la sua difesa; infine, ora, queste suore multate per eccesso di velocità che hanno cercato di attenuare la colpa adducendo l'apprensione per la salute del papa. Forse i religiosi multati che rimangono zitti o ammettono le proprie colpe non fanno notizia, come il classico cane che morde l'uomo. O forse, più semplicemente e probabilmente, gli uomini e le donne di chiesa sono come tutti gli altri italiani. Purtroppo.
sabato 18 luglio 2009
Che non parea s'era laico o cherco
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