venerdì 18 giugno 2010

Fichi fichi sull'iPad

Capita a tutti di sbagliare, anche ai blogger professionisti (quanti saremo, mi domando...). L'importante è riconoscere l'errore e fare ammenda. Certo che se l'ammenda ti costa seicento euri e pesa settecento grammi, il passo va ponderato con estrema attenzione. E a che pro, poi? Per vedere filmati come Fichi fichi sulla Est??
PS: sappiate, per inciso, che il succitato filmato ha già abbondantemente superato le 300 visualizzazioni su YouTube. I tempi sono maturi: l'Apocalisse è prossima...


ALIBI: Palazzo Pitti espone il Sigillo di Nerone e altri cammei dei Medici

mercoledì 9 giugno 2010

Ho alzato troppo il gomito

Saranno trascorsi vent'anni da quando ho (ingloriosamente) appeso la racchetta al chiodo. E oggi il dottore mi ha detto che ho il gomito del tennista. Non del magazziniere. Né del blogger. Del tennista...

ALIBI: I due giganti Paul Klee e Pablo Picasso si incontrano a Berna

domenica 6 giugno 2010

Analisi illogica

Il Domingo di oggi pubblica un intervento di Bernard-Henri Lévy sul blitz dei commandos israeliani contro la flottiglia turca che voleva portare aiuti a Gaza. Il testo è una versione un po' più lunga dello stesso articolo apparso sul Corriere della Sera lo scorso 3 giugno: lo potete leggere qui (nella versione italiana manca per intero il primo paragrafo, dedicato a un convegno a Londra sulla politica estera di Obama, ricco di citazioni da Sun Tzu, il celebre stratega cinese).
Incollo qui sotto un passaggio centrale dell'intervento perché mi sembra emblematico di uno strano tipo di analisi logica, tanto strano da meritarsi - secondo me - la definizione di analisi illogica.
Estoy seguro de que no tardaremos en saber que esta “flotilla humanitaria” solo tenía de humanitaria el nombre; que se aprovechaba de los signos y los símbolos, y que tenía mucho más en cuenta el impacto mediático que la miseria de un pueblo; y que la rama turca de los Hermanos musulmanes —o incluso alguna fuerza de gobierno en Turquía—, que está detrás de esta provocación, tenía buenas razones para rechazar la propuesta israelí de una escala en el puerto de Ashdod para poder inspeccionar el contenido de las bodegas de los navíos.
(La traduzione in spagnolo è di José Luis Sánchez-Silva)
Sono sicuro, presto sapremo che quella «flottiglia umanitaria» di umanitario aveva solo il nome; che tra i suoi obiettivi aveva un colpo mediatico - con i suoi segni, i suoi simboli - più che la miseria di un popolo; e che il ramo turco dei Fratelli musulmani, magari anche un partito di governo in Turchia, all' origine di questa provocazione, aveva buone ragioni di rifiutare, come gli era stato proposto, di fare scalo nel porto israeliano di Ashdod affinché fosse verificato quel che veramente contenevano le stive delle navi.
(La traduzione in italiano è di Daniela Maggioni)
Non so se Bernard-Henri Lévy ha avuto modo di verificare il carico delle navi che componevano la flottiglia umanitaria, né se ha letto il resoconto delle autopsie delle nove vittime, uccise da colpi sparati in molti casi da una distanza ridottissima. Ignoro pure la sua opinione riguardo la liceità di una simile azione militare in acque internazionali per bloccare imbarcazioni dirette verso un porto che non fa parte dello stato di quelle stesse forze armate che l'hanno compiuta.
Ignoro queste cose ed altre ancora, riguardo il filosofo Bernard-Henri Lévy. Ma non ho alcun interesse a conoscerle. Allo studio dell'analisi illogica ho sempre preferito quello dell'analisi logica.

ALIBI: All'Achilleion Sissi rende omaggio al più grande degli eroi greci

sabato 5 giugno 2010

¡Más vida en Cerdeña!

Da qualche tempo compare sulle pagine del País la pubblicità della regione Sardegna. Il tema della campagna è la longevità, caratteristica della popolazione, mentre le immagini illustrano le ricchezze dell'isola, da quelle culturali a quelle gastronomiche, senza ovviamente tralasciare quelle naturali. Chissà quanti spagnoli incontreremo ad agosto a Sant'Antioco!

SPECIALE SARDEGNA


ALIBI: A Pisa otto parole per rileggere, comprendere o tradire Mario Luzi

giovedì 3 giugno 2010

Quiero un país de blogueros

Sono tra i pochi (ma così pochi?) che credono artificiosamente pompato il dibattito sopra l'iPad, l'ultima creatura di Steve Jobs e soprattutto artificiosamente pompata la discussione attorno alla effettiva utilità della tavoletta. Non mi stupirei se il gingillo, scemata la fase iniziale di isterismo di massa, venisse venduto in volumi più contenuti di quelli sperati e pianificati dalla Apple. Ma fin qui si tratta di cazzeggio.
Devo dire che mi convincono ancora meno le parole di Jobs riportate oggi dal País. Il Signore della Mela si dice d'accordo con Murdoch e prevede un futuro in cui gli internauti pagheranno poco - ma pagheranno - per accedere alle notizie, proprio come hanno iniziato a fare per la musica. Per ovvie ragioni dovrei felicitarmi di queste rosea profezia e augurarmi che si avveri, ma temo che Jobs (e prima di lui Murdoch) confonda il futuro con l'aspettativa (legittima, ci mancherebbe). E quel che è peggio, credo che lo faccia consapevolmente. Insomma: ce sta a provà.

ALIBI: Per 10 giorni Mantova sarà la capitale italiana dello spettacolo

martedì 1 giugno 2010

Miracolo sulla Est

Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi, scriveva un blogger di tanto tempo fa. Io pure ho dormito insolitamente bene stanotte, avanti la mia prima presentazione in riunione plenaria. È filato quasi tutto liscio e dunque posso archiviare l'evento nella cartella dei successi. Adesso vediamo come reagiranno questi miei nuovi lettori...
Ai posteri l'ardua sentenza, ha scritto il già citato blogger.
Intanto segnalo un altro accadimento che ha del miracoloso: il traffico sulla tangenziale est stamattina era molto scorrevole, tanto che ho impiegato appena 40 minuti per coprire i 32 chilometri del tragitto casa - ufficio, contro gli 80 (leggi: un'ora e venti!) di ieri e dei giorni precedenti.

ALIBI: Virtù d'amore: in mostra a Firenze la pittura nuziale del Quattrocento