mercoledì 27 ottobre 2010

Sdraiato sui gioielli di Napoleone

Io sono qui, in questa camera del Park Inn di Anversa. E qualche piano sotto di me, c'è il Museo dei diamanti, che in queste settimane ospita la mostra "Per la gloria dell'Impero" sui gioielli di Napoleone. La vedrò domani mattina subito dopo colazione. Poi nei prossimi giorni la recensirò su ALIBI. Buona notte!


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martedì 26 ottobre 2010

Il mio nome è legione

Pensavo di essere uno dei pochi e invece i dati rivelano che siamo in molti: quasi cinque milioni! A far che? Ad avere un secondo lavoro. L'articolo su City dice che è una "necessità dettata dalla crisi, che costringe sempre più lavoratori a fare i conti con la cronica mancanza di soldi". Nel mio caso specifico, invece, la motivazione è un'altra, molto più semplice: faccio un secondo lavoro perché nessuno mi paga il primo... E a dire il vero, non sono sicuro di rientrare in questa categoria. Più correttamente andrei rubricato sotto la voce "molteplici lavori". Il mio nome è legione perché siamo molti.

lunedì 25 ottobre 2010

Madamina, il catalogo è questo...

In questi giorni parlo spesso di cataloghi. Sarà perché sto visitando numerose mostre, in Italia e all'estero. Quando tutto va bene (cioè rare volte), il catalogo mi viene fornito spontaneamente dagli organizzatori, ovvero dal loro ufficio stampa: è un segnale che il volume viene riconosciuto come strumento di lavoro utile, se non indispensabile, per chi deve (vuole o pensa di) recensire quella mostra. Nella maggior parte delle occasioni, invece, devo richiederlo espressamente e magari sollecitarlo, con il rischio di sembrare importuno. Ho appena trascorso due giorni in Svizzera per visitare quattro mostre e sono arrivato a casa con altrettanti cataloghi, tanto che due di essi non sono riuscito a infilarli in valigia. La considero un'impresa semi-eroica, perché ero stato avvisato che sarebbe stato difficile ottenerli. E invece due addirittura mi sono stati proposti senza che li chiedessi (tra l'altro uno è in tedesco!), mentre quelli a cui tenevo di più ho dovuto un po' sudarmeli, anche perché, quando sono arrivato al dunque, ho scoperto che gli addetti stampa non avevano avvisato le rispettive librerie.
Parafrasando un detto che mi ha insegnato il mio babbo posso concludere: "non conta quanti cataloghi ottieni, ma da chi li ottieni".

domenica 24 ottobre 2010

Il mondo (della cultura) è piccolo

Ieri viaggiavo su un treno svizzero e leggevo un giornale inglese (il Financial Times). Nella rubrica delle lettere era ospitata la missiva di un lettore indiano che correggeva un particolare tutt'altro che secondario nella recensione dell'edizione inglese delle lettere di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ovvero la traduzione e il significato del celeberrimo passo del Gattopardo: "se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi".

ALIBI: La fauna dell'antico Egitto al Rietberg di Zurigo

mercoledì 20 ottobre 2010

La regina è nuda

Oggi, alla conferenza stampa di presentazione della mostra "Arte della civiltà islamica" a Palazzo Reale, è successo qualcosa di "irrituale": un giornalista (per la precisione una giornalista, Francesca Bonazzoli del Corriere della Sera) ha fatto una domanda. Un avvenimento ormai sempre più raro, dal sapore quasi rivoluzionario, se intendiamo per "domanda" la richiesta esplicita di spiegazioni riguardo una situazione tutt'altro che chiara e pacifica e non una captatio benevolentiae verso l'ospite di turno. La giornalista ha chiesto al sindaco di Milano, Letizia Moratti, come si coniuga il pistolotto in difesa del multiculturalismo fatto ad usum della sceicca a cui appartiene la collezione in mostra (splendida: andate a vederla!) con la politica che nega ai musulmani di Milano un luogo di culto adatto alle loro esigenze. La risposta del sindaco è nel video qui sotto. A me pare decisamente debole. Che senso ha invocare una decisione a livello nazionale, quando dal lunedì alla domenica ci si riempie la bocca di "autonomia, federalismo, governo del fare" e altre amenità spacciate per panacea di tutti i nostri mali? Basta una semplice domanda per mostrare che la regina è nuda.


ALIBI: Arte della civiltà islamica

martedì 19 ottobre 2010

mercoledì 13 ottobre 2010

E Terrore e Disfatta e Lotta senza misura furente

Per essere un film d'azione, SWAT ha una scena iniziale moscia come pochi. Non che il resto sia molto più convincente. Decisamente più inquietanti le scene di guerriglia urbana che hanno avuto come teatro lo stadio di Marassi, ieri. Ma quelli erano tifosi, dunque hanno avuto un trattamento di riguardo. Fossere stati manifestanti pacifici o Rom...
Iliade IV 440

martedì 12 ottobre 2010

Parole simili ai fiocchi di neve d'inverno

Vivo solo di parole, per lo più digitali. Ma il mondo è ancora per metà (o più?) ancorato a vecchi mezzi (e modi) di comunicazione. Vagli a spiegare che il mezzo è il messaggio, che internet è una anzi la realtà, che le tavolette cuneiformi esistono ancora, ma solo nei musei. Niente. A dirigere la baracca ci sono ancora i nati col piombo. E io mi trovo in mezzo, schiacciato tra gli amanuensi della carta e i ragazzetti che dicono "byte" prima di "mamma". L'agonia del vecchio giornalismo è dannatamente lunga...
Iliade III 222

Rizzatosi, stette a sedere: vestì molle chitone

Ormai lo so: soffro di insonnia da iperattività. Quando gli appuntamenti riempiono le caselle del calendario, quando le iniziative e i progetti si moltiplicano, quando l'adrenalina scorre libera in quantità industriale, il sonno viene meno. Fatico ad addormentarmi e mi sveglio dannatamente prima dell'alba. Per fortuna, a differenza di Agamennone, indosso già il pigiama e non devo radunare gli Achei, ispirato dal Sogno cattivo. Mi siedo davanti al Mac e mi aggiorno, mentre fa giorno.
Iliade II 42

domenica 10 ottobre 2010

Non sa pensare insieme il prima e il dopo

L'eterno paese del lutto a telecomando. Dei funerali con l'applauso, meglio ancora se allo stadio. Della barba di due giorni. Del pensiamoci dopo. Della retorica che riempie - giusto per una manciata di secondi - tutti i vuoti lasciati dalla politica. Della paiata con la polenta. Una scena orwelliana, ma altro che Grande Fratello, qui siamo alla Fattoria degli animali:
The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again; but already it was impossible to say which was which.
Iliade I 343

sabato 9 ottobre 2010

It's Christmas time!

Data astrale 9 ottobre 2010, costellazione di Carugate: accertata presenza di panettoni al di fuori del parcheggio sotterraneo. Memore della fulminante sintesi con cui Oscar Wilde ha descritto la parabola storica degli Stati Uniti ("dalla barbarie alla decadenza senza passare dalla civiltà"), il Capitano Kirk ha inviato sul piccolo satellite un team di scienziati per analizzare i curiosi manufatti.

Sono Popolare

Un quarto d'ora fa sono entrato in posta a pagare i contributi INPS (non i miei: io sono passato all'INPGI...). L'impiegata mi chiama per nome per consegnarmi un plico che non entra nella casella postale. Un suo collega deve averle chiesto qualcosa perché lei gli risponde: "Sì, quello di Radio Popolare". Tutto per dieci minuti a Jalla! Jalla! sulla mostra di Alessandro Magno. Chi si è perso la trasmissione può sentirla QUI.
ALIBI: Saul a Jalla! Jalla!

venerdì 8 ottobre 2010

Hai detto Sandra?!

La miadolcemetà mi deve delle spiegazioni. Mentre stendevo la macchinata di bianco, infatti, mi è capitato tra le mani un ometto su cui è scritto a penna il nome "Sandra". Hai detto Sandra?!

giovedì 7 ottobre 2010

Metto la cera, tolgo la cera

Sono quasi quarant'anni che mi preparo e alleno. Metto la cera, tolgo la cera. Metto la cera, tolgo la cera. Metto la cera, tolgo la cera. Forse è arrivata l'ora di indossare il kimono e di cominciare a fare qualche mossa, tanto per scaldarmi in attesa del segnale dell'arbitro.

lunedì 4 ottobre 2010

domenica 3 ottobre 2010

Affinità e divergenze tra me e Mago O.

Mi scrive il Divino Otelma:
In risposta ai quesiti dei MEDIA concernenti "l'attentato" al Dottor Maurizio Belpietro, IL DIVINO MAESTRO OTELMA così vaticina: "NOI non crediamo vi sia stato un attentato. Le indagini confermeranno che è oltremodo arduo poter dimostrare tale assunto al di là di ogni ragionevole dubbio. Chi ha orecchi per intendere ...intenda". IL DIVINO MAESTRO HA PARLATO. LA QUESTIONE E' CHIUSA.
Non so se quel "Noi" sia un pluralis maiestatis o intenda includere anche me. Osservo solo che le affinità tra me il Divino cominciano a impensierirmi. Entrambi:
- aborriamo il gessato e ci vestiamo piuttosto casual
- ci guadagniamo da vivere in modo originale
- abbiamo un contratto che scade il 31 dicembre
- non crediamo vi sia stato un attentato a Belpietro
A differenza del Divino, però, io non ho mai militato nella Giovane Italia, non mi sono mai iscritto alla DC, né mi sono mai avvicinato al Partito Radicale. Sono anche quasi pronto a giurare di non aver mai indossato più di due anelli alla volta...

sabato 2 ottobre 2010

Spiegato l'arcane

Leggo sul sito di Repubblica:
Il ministro dell'Interno: "Protezione intensificata per altri soggetti a rischio". E denuncia: "Accuse su internet possono dare spunti a menti malate". Gli inquirenti si concentrano sulla testimonianza dell'agente di scorta. "Forse un cane sciolto".
Ecco perché l'attentatore non ha sparato: era un cane sciolto! Risolto l'arcane! Ricordate quella di Shakespeare che recita "Essere o non essere" e la moglie gli domanda: "Caro, ma perché dici queste parole arcane?!" e lui di rimando: "e chi se lo i...la er cane!". Ecco.

PS: la pausa è stata breve, ma intensa. Del resto ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia, e Belpais è qui per raccontarle. A modo suo. Anzi mio.

venerdì 1 ottobre 2010

Intervallo

Per un po' (?) Belpais si ferma. Se volete, scrivete voi...

It takes two

Leggo sul sito del quotidiano Libero (ma solo perché sono fortemente influenzato...):
Tre spari nella notte, e il cuore di Milano trasformato in un circo brutto di volanti e di Alle 22.35 di ieri la scorta del direttore di Libero è stata coinvolta in uno scontro a fuoco in pieno centro a Milano, dentro la casa.
Ma "scontro a fuoco" non implica che a sparare siano almeno in due?
PS: il brano è riportato testualmente, compresa la brusca interruzione prima di "Alle 22.35".