giovedì 15 luglio 2010

Ruta Saúl

La partenza per la Ruta Saúl è imminente. Devo stirare qualche maglietta e mettere insieme tutti i caricatori dei vari dispositivi che mi porterò, a cominciare dall'iPad. Il trolley da cabina l'ho comprato; l'hotel me l'hanno prenotato; l'auto l'ho noleggiata, ma il GPS non c'è...
Caminante, no hay camino, se hace camino al andar
(A. Machado)

mercoledì 14 luglio 2010

iMac for dummies (and corporate bloggers...)

In due settimane ho portato tre volte l'iMac all'Apple Center per risolvere dei problemi al disco fisso. Alla fine ho dovuto sostituirlo. Ma non è questo il punto (anche se la faccenda mi è costata 150 euri). Non avendo alcuna esperienza in fatto di backup con Time Machine, mi ritenevo già abbastanza abile nell'essere riuscito a salvare tutti i miei dati prima che il disco fisso si impiantasse definitivamente. Poi però è arrivato il momento di fare la migrazione dei file per ripristinare il sistema nell'esatta situazione in cui l'avevo lasciato. Provo la procedura ma mi arresto subito perché compare una finestra con la richiesta di nome utente e password. Come nome utente c'è scritto Apple, mentre il campo sottostante è vuoto. Provo a inserire i miei vecchi dati d'accesso, ma il sistema non li riconosce. Mi invento alcune password a caso, a cominciare da Apple. Nulla. Riporto il computer all'Apple Center e l'esperto mi dice che la migrazione di dati mi costerà 180 euri. Trattengo l'esclamazione di stupore (minchia!!!) ma non la sorpresa. "Non te l'avevano detto?" mi chiede - "No!", rispondo. "Allora per questa volta te la facciamo pagare 1 centesimo" replica. L'operazione è praticamente gratis quindi (infatti non mi chiederà il centesimo), ma comporta un lavoro di diverse ore. Quando torno a prendere il mio Mac, l'esperto mi dice che a lui la migrazione non ha dato alcun problema. Gli dico della finestra con la richiesta di password. E lui serafico ribatte: "Non c'è bisogno della password, basta premere Invio".

lunedì 12 luglio 2010

venerdì 9 luglio 2010

Ars a la mi puerta

Tornando a casa dall'Apple Center ho trovato davanti alla porta una graditissima sopresa: è arrivata la copia di ARS Magazine che la redazione mi ha spedito dalla Spagna. Ho così potuto sfogliare questa bellissima rivista d'arte (assomiglia a quella di Franco Maria Ricci) e ammirare le splendide riproduzioni de L'educazione della Vergine di Velazquez (vedi ALIBI) a corredo dell'articolo di John Marciari.

giovedì 8 luglio 2010

Yes, iPad

Quasi un anno e mezzo dopo l'acquisto dell'iMac (leggi qui) e il giorno dopo la sostituzione del disco fisso che mi ha precocemente abbandonato, è arrivato tra noi il nuovo iPad 3G. Il tripudio è leggermente frenato da un dubbio amletico: "ma a cosa mi servirà esattamente?". Ai bloggers l'ardua sentenza.

venerdì 2 luglio 2010

L'uomo con la pochette

La borsa da uomo è sdoganata ormai da anni (ricordo una puntata di Friends in cui venivano affrontati gli ultimi pregiudizi sul tema. Io comunque aspetto l'arrivo dell'iPad prima di compiere l'insano gesto). Tutt'altro discorso andrebbe invece fatto attorno alla pochette da bagno. Da qualche giorno sono costretto ad andare ai servizi con una bustina blu piuttosto anonima ma che non passa proprio inosservata. Spero che le mie colleghe non pensino che devo cambiare l'assorbente o sistemare il trucco...

giovedì 1 luglio 2010

Appello per Matvejevic

L'anno scorso a Verbania, in occasione di LetterAltura, ho fatto almuerzo con Predrag Matvejevic, autore di Breviario mediterraneo. Durante l'edizione di quest'anno, la storia Mila Orlic e lo scrittore Boris Pahor (guarda il video su ALIBI) hanno lanciato una sottoscrizione di firme in difesa dell'intellettuale, condannato dalla corte suprema croata a 5 mesi di carcere per aver definito "talebani cristiani" alcuni scrittori nazionalisti. Io ho firmato. Chi vuole sottoscrivere l'appello può farlo sul sito dell'Osservatorio Balcani e Caucaso.