In due settimane ho portato tre volte l'iMac all'Apple Center per risolvere dei problemi al disco fisso. Alla fine ho dovuto sostituirlo. Ma non è questo il punto (anche se la faccenda mi è costata 150 euri). Non avendo alcuna esperienza in fatto di backup con Time Machine, mi ritenevo già abbastanza abile nell'essere riuscito a salvare tutti i miei dati prima che il disco fisso si impiantasse definitivamente. Poi però è arrivato il momento di fare la migrazione dei file per ripristinare il sistema nell'esatta situazione in cui l'avevo lasciato. Provo la procedura ma mi arresto subito perché compare una finestra con la richiesta di nome utente e password. Come nome utente c'è scritto Apple, mentre il campo sottostante è vuoto. Provo a inserire i miei vecchi dati d'accesso, ma il sistema non li riconosce. Mi invento alcune password a caso, a cominciare da Apple. Nulla. Riporto il computer all'Apple Center e l'esperto mi dice che la migrazione di dati mi costerà 180 euri. Trattengo l'esclamazione di stupore (minchia!!!) ma non la sorpresa. "Non te l'avevano detto?" mi chiede - "No!", rispondo. "Allora per questa volta te la facciamo pagare 1 centesimo" replica. L'operazione è praticamente gratis quindi (infatti non mi chiederà il centesimo), ma comporta un lavoro di diverse ore. Quando torno a prendere il mio Mac, l'esperto mi dice che a lui la migrazione non ha dato alcun problema. Gli dico della finestra con la richiesta di password. E lui serafico ribatte: "Non c'è bisogno della password, basta premere Invio".
mercoledì 14 luglio 2010
iMac for dummies (and corporate bloggers...)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento