
L'articolo mi ha fatto venire in mente un pezzo di Arturo Pérez-Reverte intitolato La lengua del imperio che ho letto qualche giorno fa. È ripubblicato nella raccolta No me cogeréis vivo, edita da Punto de Lectura. L'autore de Il club Dumas e di tanti altri libri di successo se la prende con un cagatintas local colpevole di averlo accusato di scrivere in spagnolo, una lingua "imperialista". Pérez-Reverte ha facile gioco nell'annichilire questa stupidaggine, ricordando l'importanza culturale dello spagnolo, soprattutto in America Latina. I suoi abitanti dovrebbero provare un forte risentimento contro la lingua degli invasori e invece ne apprezzano la ricchezza e il valore, spesso molto di più degli stessi spagnoli.
Nessun commento:
Posta un commento