
lunedì 31 agosto 2009
A tutti altri sapori esto è di sopra

domenica 30 agosto 2009
sabato 29 agosto 2009
E vei jausen lo joi qu'esper, denan
venerdì 28 agosto 2009
Memoria, intelligenza e volontade

PS: Frap (?) mi linka un articolo de L'Unità (dell'ottima Concita) in cui si ventila l'ipotesi dell'acquisto de El País da parte di Berlusconi. Ommadonna!!! Ommadonnina mia! Devo dire a mio papà di arrivare in edicola prima di papi...
giovedì 27 agosto 2009
Trapassate oltre sanza farvi presso

A questo punto i tempi sono pregni per un altro evento eccezionale. Che ne so: la caduta del governo, uno sponsor per ALIBI, una notte di fuoco con Miss Pitty (ma mi va bene anche di giorno).
mercoledì 26 agosto 2009
Quando Maria nel figlio diè di becco!

Destinatario della cartolina era lo stesso professore. Conservo ancora - mi ci è voluto un po', come al solito, per ritrovarla - la cortese risposta dello studioso. Era rimasto piacevolissimamente stupito della mia cartolina e mi augurava di trarre profitto dalla laurea, aggiungendo (in francese, come il resto della misssiva):
Mais, si je comprends bien, vous n'êtes pas mécontent de ce que vous faites présentement.Non ricordo cosa gli avessi scritto riguardo il mio lavoro di allora, ma dubito di aver espresso qualcosa che potesse suggerire una soddisfazione da parte mia. Sarà stata colpa del mio pessimo inglese (e vi lascio immaginare il francese!).
Correva l'anno 2003...
martedì 25 agosto 2009
Fé savorose con fame le ghiande

Riflettevo tra me e me su quanto una manciata di anni possa far mutare il punto di vista. Avvicinandosi ai quaranta ci si accorge che un discreto rifornimento nel frigorifero è indispensabile - ahimé - per mantenere una certa tranquillità d'animo, pur nella consapevolezza che l'entusiasmo è tutt'altra cosa.
lunedì 24 agosto 2009
domenica 23 agosto 2009
Trassi de l'acqua non sazia la spugna
sabato 22 agosto 2009
Adhaesit pavimento anima mea

Fatti 3.400 chilometri uno si chiede cosa troverà nella casella della posta e se l'allarme ha funzionato correttamente. Non avrà invece dubbi sul colore dei semafori di Bellusco.

venerdì 21 agosto 2009
Noi siam di voglia a muoverci sì pieni
giovedì 20 agosto 2009
I' mi volgea per veder ov'io fosse

mercoledì 19 agosto 2009
Prima che Federigo avesse briga

Ci è capitato di arrivare a Venosa (la città di Orazio, come si trova scritto dappertutto, compreso sul cartello stradale all'ingresso della cittadina) in tarda mattinata. Abbiamo atteso la fine della celebrazione di un matrimonio per visitare la splendida chiesa della S.S. Trinità, pensando di proseguire il giro con il retrostante parco archeologico che comprende la celebre chiesa incompiuta. In questo caso, purtroppo, mancano i cartelli di segnalazione e solo chiedendo a qualcuno abbiamo scoperto che l'ingresso è un centinaio di metri indietro, verso la città. Ma la scoperta più fastidiosa è stata sapere che il parco archeologico chiude alle 13.30 e non riapre nel pomeriggio. Agosto compreso! Uno dei tanti (troppi) problemi dell'Italia è la mancanza di uniformità negli orari di apertura di siti, musei, chiese, istituzioni culturali. Napoleone avrebbe imposto l'apertura ininterrotta almeno dalle 9.00 alle 17.00, lasciando poi a ciascuna istituzione, laica o religiosa, pubblica o privata, grande o piccola, gratuita o a pagamento, la libertà di prolungare l'orario, anticipando l'apertura o posticipando la chiusura. Ma dalle 9.00 alle 17.00 non ci sarebbero stati né santi né fanti: tutto aperto. Così farebbe un paese civile nell'anno del Signore 2009. L'Italia non è un paese civile. E non è colpa dei Savoia, come vuole una certa storiografia (ommadonna, storiografia è una parola grossa!), né dello stato centralista, né di Roma ladrona. La colpa ricade - potremmo poi discutere sulla percentuale spettante a ciascuno - su uno stato troppo debole, su una società civile miope e menefreghista, su comunità locali più attente al tornaconto particolare che al bene comune, sull'eterna e mai scissa dipendenza ombelicale da santa madre chiesa. Prima di un Napoleone, ci servirebbe un Federico. Altro che Legnano...
martedì 18 agosto 2009
lunedì 17 agosto 2009
Ché 'l nome mio ancor molto non suona
domenica 16 agosto 2009
Tu li vedrai tra quella gente vana

- Di dove siete?
- Milano.
- Ah, sono stata a Milano Marittima!
- No, Milano Milano.
- Ma a Milano c'è il mare?
Oppure del tipo che Montescaglioso è meglio di Parigi (del resto i baresi dicono: se Parigi avesse il mare, sarebbe una piccola Bari. E qualcun altro diceva che Parigi è come Monza).
Una giornata del tipo che ho visto il Palio di Siena alla TV, del tutto casualmente.
sabato 15 agosto 2009
O Saùl, come in su la propria spada
venerdì 14 agosto 2009
giovedì 13 agosto 2009
Nati a formar l'angelica farfalla

mercoledì 12 agosto 2009
martedì 11 agosto 2009
Temp'era già che l'aere s'annerava

lunedì 10 agosto 2009
Però è buon pensar di bel soggiorno

Tornerei dall'antipatico albergatore solo per dirgli che il suo calendario va appeso al contrario. Per i piedi. (E cortesia fu lui esser villano, mi scuserebbe il Poeta).
domenica 9 agosto 2009
Ahi serva Italia, di dolore ostello

sabato 8 agosto 2009
Sta come torre ferma, che non crolla

PS: "sta" è imperativo, anche se viene riportato con la grafia senza apostrofo.
venerdì 7 agosto 2009
giovedì 6 agosto 2009
Possa trascorrer la infinita via

Mentre guardavo il presidente (della Repubblica maltese, ndr) intento alle sue pianticelle di peperoncino (seppi poi che ne coltivava una diecina di varietà: e andavano dal tenue al divampante ardore), fu nella mia mente un quieto cedere e dissolversi del tempo, un confluire in quell'angolo di giardino, in quella figura, di memorie antiche e meno antiche, di miti e di storie, di personaggi e di dei.Stasera parleremo di Mediterraneo. E forse anche di Sciascia.
mercoledì 5 agosto 2009
Che va col cuore e col corpo dimora
martedì 4 agosto 2009
Dove l'umano spirito si purga

lunedì 3 agosto 2009
Non avean penne, ma di vispistrello

domenica 2 agosto 2009
Innocenti facea l'età novella

sabato 1 agosto 2009
Oh sovra tutte mal creata plebe

Ho voglia di staccare la spina e rilassarmi un po'. In attesa di poterlo fare, posto L'Amaca di Michele Serra di giovedì, con la quale concordo totalmente. Financo nel punto finale.
Sento alla radio una deputata leghista spiegare che la storia dell'esame di dialetto locale per i professori è un'invenzione della stampa. Che l'intenzione vera è solo chiedere agli insegnanti "rispetto delle tradizioni locali". Non è che cambi un granché. Bisognerà pur cominciare a dire che nelle "tradizioni locali" questo paese affoga come nelle sabbie mobili, che i suoi pochi passi nella modernità li ha fatti non grazie alle "tradizioni locali" ma nonostante o addirittura contro di esse, che lo sforzo nazionale e unitario - sforzo di identità, di concittadinanza, ripeto di modernità - è incompleto e fragile anche per via della grettezza paesana, dei santi patroni, della retorica piccola e immobile sul campanile, la piazza, il porticato, l'aia (oggi il capannone? la rotonda stradale? il discount?), e che negli ultimi vent'anni questo paese ha galoppato all'indietro anche grazie alla Lega, grande vettore di ogni mediocrità provinciale, di ogni complesso di inferiorità "popolare", partito reazionario quanto nessun altro nella storia repubblicana. Imparare l'italiano, diventare italiani e sgrezzarsi da un passato di soggezione e di miseria è stato tutt'uno per milioni di italiani del Nord e del Sud. Punto.
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