
Pensavo di dedicare questo post ai
Cristiani che si muovono con estrema leggerezza (qualcuno che ricordi le radici
morali giudaico-cristiane dell'Europa per una volta a proposito, magari?!), a quelli che si agitano
come penna ad ogne vento, a quelli convinti (sicuri)
ch'ogne acqua li
lavi. Ma poi mi sono detto che dopo dieci ore di lavoro, un'ora di traffico e di imbecilli che non sanno guidare, non era il caso di aggiungere nero al mio umore plumbeo. Così sono andato in cerca di bellezza. E per me bellezza significa
antico. Quello che l'antichità ci ha lasciato è oro rispetto alla mediocrità dell'età contemporanea.
La antigüedad es un país inmenso separado del nuestro por un largo intervalo de tiempo, escribía D’Harcanville a finales del siglo XVIII en su prólogo a los volúmenes para la colección de Sir William Hamilton...
Così inizia il pezzo di Estrella de Diego su
Babelia di sabato scorso. L'immagine ritrae il nuovo Museo dell'Acropoli di Atene. E il mio pensiero non ha avuto bisogno di altri sproni per cavalcare libero verso la Grecia.
Nessun commento:
Posta un commento