martedì 18 novembre 2008

Pan y tomate y Mantegna

Avendomi il raffreddore occluso un orecchio, ho pensato bene di liberarlo deglutendo qualcosa di più intrigante della saliva.
Mi sono allora preparato una rivisitazione di pan y tomate, una ricetta che Montalbán non aveva remore a definire rivoluzionaria. Nel frattempo mi abbandonavo a un altro dei miei piaceri solitari preferiti (no, non cadete nel malinteso: non mi riferivo all'esaminazione di denarii di Vespasiano!). Ho aperto infatti il plico speditomi da Feltrinelli, contenente Su Mantegna I di Giovanni Agosti. Parigi è dietro l'angolo e mi devo documentare sulla mostra al Louvre.
Manolo, quanto ci manchi...

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