Meno di un'ora fa, nel solito hotel dalle parti di Centrale, parlavo con un'amica (per rispetto della cui privacy chiamerò con un nome di fantasia: Vania) dei nuovi distributori di latte che almeno qui in Brianza si stanno diffondendo, pare come funghi, visto il successo che incontrano. Tornando a casa mi sono fermato a prenderne un litro per la colazione di domani e mi è venuto in mente il gustoso (...) titolo che ho dato a questo post. Di suo la parola "leche" (si noti che è femminile) mi riporta al breve soggiorno madrileno della fine dell'anno scorso, quando il figliol sadico sfrugugliava i cabasisi in attesa che il cameriere portasse il biberon pieno, appunto, di leche. Sempre troppo caldo. O calda, che dir si voglia.
giovedì 20 novembre 2008
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