Avatar è una parola che ho incontrato più volte nella lettura del País. Significa "reincarnazione", mentre al plurale vuol dire "vicissitudini". Sarà per questa duplicità che non riesco a memorizzarla e tutte le volte mi viene in mente il mondo della realtà virtuale, tipo Second Life (di cui ignoro peraltro tutto e resto deciso a persistere in questa forma di ignoranza). Ho trovato avatar anche in questo commento di Bastenier, dedicato al presidente colombiano Uribe. Prendo nota anche del neologismo uribización. Ecco come lo spiega l'autore: "es la fe en un providencialismo personalizado capaz de sanar todos los males, el caudillismo milagrero administrado como curalotodo al cuerpo doliente de la patria; pero no hay atajos terapéuticos". Pare proprio che la Colombia sia messa male. Da che pulpito...
mercoledì 19 novembre 2008
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