Mettete due ore di coda sulla tangenziale est di Milano. Aggiungete un'altra ora di viaggio verso la Liguria e immaginatevi un urlo smorzato a pochi chilometri dalla deviazione verso Ventimiglia: "Saul: è successa una cosa brutta!!". La mia immaginazione corre a briglie sciolte, fino a stopparsi bruscamente al proseguimento della confessione: "ho dimenticato le chiavi a casa!". Sì: le chiavi della casa al mare che ci prestano per questo weekend. Può crollare il mondo, ma la mia visita rituale all'area di servizio di Marengo Nord non può essere compromessa per nulla al mondo. Così proseguo per alcuni chilometri fino alla meta e ci fermiamo a cenare, in un clima freddo: fuori c'è la neve, dentro c'è un ovvio nervosismo. Sbrigato il veloce pasto, giriamo la macchina e torniamo a casa. Il viaggio in Liguria è rimandato al giorno dopo (che poi sarebbe oggi).
Flash forward: a pranzo mangiamo un panino in un'enoteca di Diano Marina. Io scelgo del crudo pata negra come companatico, a cui chiedo di abbinare un bicchiere di tinto spagnolo. Purtroppo il rosso della lista non c'è, così devio verso un "nostrano" Nero d'Avola. Non fa freddo come in Brianza, ma non siamo in Florida. All'ombra si gela.
Flash forward: a pranzo mangiamo un panino in un'enoteca di Diano Marina. Io scelgo del crudo pata negra come companatico, a cui chiedo di abbinare un bicchiere di tinto spagnolo. Purtroppo il rosso della lista non c'è, così devio verso un "nostrano" Nero d'Avola. Non fa freddo come in Brianza, ma non siamo in Florida. All'ombra si gela.
1 commento:
La tua fissazione per le foto di panini sta sconfinando nel porno-pedo-voyeurismo culinario. A quando il nuovo sottotitolo del blog "apologia del panino"?
Posta un commento