lunedì 6 settembre 2010

Pensieri grossi su Fini

Sabato mattina ho ascoltato Paolo Rumiz al Festival della Mente di Sarzana. Ha raccontato le sue esperienze di viaggiatore e scrittore con i piedi (nel senso proprio di macinatore di strade). Ha parlato degli incontri con persone che nelle parti più sperdute del mondo gli hanno trasmesso informazioni e conoscenze che non avrebbe potuto acquisire dai libri, stando seduto in poltrona. Che bello.
Poi mi sono seduto a prendere un cappuccino in un bar del centro. Con un orecchio seguivo la discussione tra figlio e padre sull'attuale fase politica italiana, su Fini in particolare. Tipici discorsi, appunto, da bar. "Sofia Coppola è una raccomandata figlia di papà", ha detto il figlio, prima di sostenere che Fini sta portando avanti una politica centrista solo per intercettare i voti degli elettori di quell'area. Una volta eletto e incaricato di formare il nuovo governo, il suo piano sarebbe però quello di proclamarsi duce. Per un attimo sono stato sul punto di osservare che il suo piano - nei fatti - risulta già "bruciato". Poi ho pensato che non fosse il caso.
Consumando le suole delle scarpe si incontrano persone molto interessanti e ci si svelano verità che ci erano rimaste nascoste. Certo, si sentono anche tante cazzate.
PS: ho scritto questo post prima dell'intervento di Fini a Mirabello.
PS 2: in metropolitana una signora stava leggendo Libero, stamattina. Da dietro le spalle ho sbirciato il titolo di uno dei servizi dedicati appunto all'intervento di Fini a Mirabello. Testuale: "Un populista che tiene famiglia. Ma qualche amara verità sul PDL l'ha detta". Deve essere uno di quei titoli copia&incolla che circolano nelle redazioni (non solo dei giornali di destra).
ALIBI: Paolo Rumiz al Festival della Mente

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