venerdì 10 dicembre 2010

Anche le formiche, nel loro piccolo, sparano c.

Davvero strano questo paese. E non parlo di Mezzago. Un paese in cui per risolvere i guai giudiziari di un individuo (uno a caso) le menti più intraprendenti ne escogitano di ogni tipo. E poi ci si lamenta della fuga dei cervelli! Ma che fuga e fuga! (e soprattutto che cervelli e cervelli!). Le meglio menti sono ancora tutte qui, tra noi, e aspirano a realizzare gli ideali più nobili. Euro in più, euro in meno (c'è anzi il timore che qualcuno lo faccia a gratis). Uno a caso rischia di finire in galera? E che diamine! Facciamolo senatore a vita! E il direttore di un giornale - uno a caso - si dice dispiaciuto di non averci pensato lui per primo. E un altro celebre giornalista, oggi su posizioni distanti ma proveniente dal medesimo passato, afferma che chi si scandalizza è colpevole di ingenuità e fa notare che c'è già un senatore a vita piuttosto chiacchierato. Dunque di che stupirsi?! Di nulla. Anzi, allunghiamo la lista e apriamola a chi fa fallire una multinazionale, a chi accantona fondi neri, a chi commercia in armi, a chi spara cazzate... Una logica implacabile, aristotelica. Mi spiace ammetterlo, ma gli anni che mi si accumulano sulle spalle ancora non mi hanno insegnato ad apprezzare gli smaliziati che ritengono di sapere come va il mondo solo perché hanno perso (se mai l'hanno avuta) la dignità di nutrire un sano disprezzo per tutto ciò che lo merita. Per esempio quest'ennesima scemenza.

1 commento:

Giorgio Crespi ha detto...

Sottoscrivo.
E' veramente imbarazzante il livello di stupidità che ci tocca sopportare. Tutti i giorni una cazzata più grossa sparata senza ritegno.
Quanto ai "cervelli", paiono essere in fuga, sì, ma dai luoghi di gestione del potere e dell'informazione. Matura ormai la perfetta convinzione che più uno è scemo e senza nulla da dire e più farà carriera.
Del resto, credo che basterebbero cervelli normodotati o anche diversamente abili a dare il cambio a certa gente nella gestione della cosa pubblica.