martedì 22 luglio 2008

Opossum de biblioteca

Più correttamente dovrei intitolare questo post ratón de biblioteca, ma preferisco opossum perché quest'ultimo è un animale più simpatico e perché è uno dei nomignoli che ho affibbiato al mio figliolo.
Giornata interlocutoria, oggi. Per così dire. Ho mandato la terza sfornata di proposte a Personaggio Letterario, che però non mi ha (ancora?) risposto. Per la terza o quarta volta ho inviato il curriculum all'Ikea e per la prima volta in assoluto sono e
ntrato in un'agenzia di lavoro interinale. Ommadonna! Ho compilato il modulo con i miei dati (ben poche sono state le parti in cui ho potuto scrivere qualcosa) e l'ho consegnato all'impiegata. La ragazza mi pareva più titubante di me...
Ma parliamo di libri: Gita al faro della Woolf l'ho incrociato diverse volte in questi giorni (in Viaggio a Finibusterrae di Antonio Errico e nell'articolo di Antonio Muñoz Molina su Babelia di sabato).
L'Adriano di Mario Attilio Levi è per prepararmi alla mostra appena aperta al British Museum.
Il romanzo di Ben Pastor Il ladro d'acqua parla della ricerca della tomba di Antinoo, amante dell'imperatore e l'ho trovato citato nella recensione della mostra apparsa sull'inserto estivo del Pais. La storia si apre nel palazzo di Diocleziano a Spalato, che tornerò a visitare tra qualche settimana.
Gerusalemme perduta
di Monika Bulaj e Paolo Rumiz volevo leggerlo da tanto e proprio ieri mi sono imbattuto in una citazione che me l'ha riportato alla memoria.

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