La gente sottovaluta - credo - l'enorme potenziale rivoluzionario di un gruppo ristretto, ma ben motivato, di persone. A scanso di equivoci, spiego che intendo "rivoluzionario" nel senso di innovatore. Certo, a dirigerle occorre un capo con carisma fuori dal comune, una pazienza infinita (altro che passione!) e altre doti sovrumane, tipo camminare sull'acqua, resuscitare i morti e la capacità di resistere alla tentazione di mandare a cagare quelli che si appisolano mentre lui si fa un mazzo tanto. (Questa parte non la trovate nei vangeli canonici, e temo neppure negli apocrifi...). Se uno è forte di tutte queste virtù, può davvero cambiare il mondo con una decina di persone appena. Ma poi, magari, si siede e si lascia sopraffare dalla domanda: ne valeva la pena?
martedì 6 aprile 2010
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