venerdì 17 dicembre 2010

Ma come sono Metsu!?

È stato senza dubbio uno dei viaggi più faticosi che abbia mai fatto. Eppure doveva essere poco più che una gita culturale in giornata. Ad Amsterdam. E invece.... E invece ho dato retta alle previsioni di Meteo.it che pronosticavano un basso rischio di pioggia nel pomeriggio, quando io e i miei compagni di avventura saremmo stati a visitare la mostra sul pittore Gabriel Metsu. All'arrivo ad Amsterdam ho compreso di aver commesso un grave errore che ho pagato per tutta la mattinata, inzuppandomi come un pastore belga (nel senso del cane, non del sacerdote). Mi sono salvato dal naufragio acquistando un ombrello nero stile milord per soli 5 euri. Purtroppo però le scarpe erano ormai ridotte a due spugne, tanto che durante il pranzo con presentazione stampa della mostra, ho osato togliermi la scarpa destra per evitare che mi si congelasse il piede.

Un giro di carta igienica tra il piede e la calza e un altro tra la calza e la scarpa mi hanno permesso di arrivare a casa sano e salvo, in condizioni più che discrete. Certo, mi sarei volentieri risparmiato le tre ore bloccato sull'aereo in messianica attesa dello sbrinatore, ma - come si suol dire - tutto è bene quello che finisce bene. Mi ero alzato alle quattro (ormai quasi 24 ore prima) per tornare finalmente sotto le coperte alle due e mezza. Anzi: alle due e Metsu!


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